Descrizione
“TOPOLINO E L’AVVENTURA SU MISURA”
TOPOLINO #3286
TAVOLA #25
PANINI – NOVEMBRE 2018
Le splendide tavole di questa storia sono state splendidamente realizzate da Lorenzo Pastrovicchio, firma di punta dell’universo Disney che, fra le altre cose, ha rilanciato il personaggio di PK insieme a Francesco Artibani che ha scritto anche questa storia: di ciascuna tavole originale proponiamo la coppia matite/chine in modo tale che l’appassionato possa acquistare entrambe in un’unica soluzione.
In pratica, acquistando l’opera in oggetto, si ricevono due tavole originali: le matite originali della pagina che saranno accompagnate da una seconda tavola con le chine.
Topolino, Paperino e Pippo, spazzacamini di professione, stanno andando dal Colonello Mustacchi che li ha chiamati per un importante lavoro: ripulire il comignolo della camino della sua lussuosa villa. Arrivati a destinazione fanno però un’incredibile scoperta: la Villa del Colonello è sparita e ciò che ne resta sono solo le fondamenta. Basettoni svela però che questa non è l’unica residenza sparita nel nulla e che la polizia sta indagando su queste misteriose case scomparse nel nulla. Ritornati in ufficio, Topolino ripensa a come una casa possa svanire nel nulla finché una nuova telefonata di lavoro non interrompe i suoi pensieri. A rispondere alla chiamata è Pippo che prende subito nota dell’indirizzo in cui dovranno recarsi per il lavoro di pulizia del camino. Sfortunatamente sopra il foglio in cui annota l’indirizzo vi è attaccato un post-it vuoto che sborda dall’altro foglio e metà del numero civico viene scritto su questo post-it che rimane incollato al tavolo quando Pippo prende il foglio più grande.
I tre arrivano quindi senza saperlo a un’altro indirizzo civico. La casa è piuttosto fatiscente e malmessa ma convinti di trovarsi al posto giusto iniziano il loro lavoro anche se con qualche incidente dovuto alla casa che cade a pezzi. A loro insaputa sono però finiti nel covo criminale di Gambadilegno, e dei suoi complici scenziati Acca, Kappa e Zeta, che decidono di sfruttare la situazione a loro vantaggio. Dopo averli presi alla sprovvista è fatti prigionieri uno per volta e rinchiusi all’interno di una capsula in vetro all’interno del laboratorio Gambadilegno decide di svelare ai suoi nuovi ospiti il suo losco piano criminale. Topolino prova a sapere dai furfanti che cosa hanno fatto al padrone di casa capendo ben presto che Pippo ha comesso un errore nel trascrivere l’indirizzo. Gambadilegno svela che intende sfruttarli per testare il potente Raggio Ridimensionante, inventato dai suoi collaboratori, ma mai provato sugli esseri viventi e con il quale ha ridimensionato le numerose ville scomparse, per poi rapinarle con tutta calma, sulla quale la polizia sta indagando. Per rapinare le villa ha però bisogno di utilizzare il raggio su qualcuno che possa introdursi nelle ville miniaturizzate e portare fuori da esse tutte le cose di valore.
Gli scenziati attivano il raggio che ha subito effetto sulle tre vittime predesignate. Topolino, Paperino e Pippo, a dimensioni ridotte, però approfittano dell’attimo di festa dei cattivi per provare a fuggire ma vengono sorpresi da uno dei due scenziati. Gambadilegno inizia cosi ha inseguirli fino al laboratorio dove Topolino, una volta arrivato ai comandi del raggio Ridimensionante, attivandone qualche tasto a caso riesce prima a rimpicciolire la testa di Zeta e poi a ingigantire Gambadilegno. Topolino, Paperino e Pippo decidono poi di immobilizzare Gambadilegno legandogli i lacci delle scarpe tra loro e colpendolo con gli elastici del suo gilet. La polizia accorre sul posto arrestando i furfanti e costringendo Acca a restituire le dimensioni originali di Topolino, Paperino e Pippo. La macchina del Raggio Ridimensionante viene distrutta da Paperino ma la villa del Colonello Mustacchi viene dimenticata rimpicciolita.