Attilio Micheluzzi

Biography

Attilio Micheluzzi nasce nel 1930 a Umago, in Istria, all’epoca territorio italiano dal secondo dopoguerra facente parte della Croazia. Da giovane si appassiona al volo (come si può riscontrare in molti suoi fumetti) grazie al padre che è comandante di squadriglia della Regia Aeronautica. Si laurea in architettura a Napoli ma esercita prevalentemente in Africa dove si trasferisce per lavoro. Il colpo di Stato che porta al potere in Libia Mu’ammar Gheddafi lo costringe a rientrare in patria. Solo a questo punto, nel 1972 quando l’autore ha già 42 anni, inizierà a percorrere la via del fumetto segnando il suo debutto artistico, sulle pagine del Corriere dei Piccoli con lo pseudonimo di Igor Artz Bajeff, che comunque abbandonerà presto.

La prima storia pubblicata è un’avventura della serie Dal nostro inviato nel tempo Mino Milani dove su testi di Mino Milani disegna Il pilota che morì due volte. Un esordio che gli consente di trattare il tema dell’aviazione a lui tanto caro. L’autore prosegue disegnando storie libere di vario genere (guerra, biografie di personaggi storici) per il Corriere dei Piccoli ed altri giornali, in alcuni casi curandone anche i testi. Il suo primo personaggio seriale risale al 1974 sempre per il Corriere dei Piccoli e si tratta di Johnny Focus, un fotoreporter sempre in giro per il mondo che si trova coinvolto in situazioni pericolose ed avventure ad alto rischio, spesso dai risvolti sociali (cacciatori di avorio, trafficanti e altri criminali di vario genere). Micheluzzi porta avanti il personaggio di Johnny Focus fino al 1976 (praticamente fino a quando dura la sua collaborazione col Corriere dei Piccoli) realizzando poco meno di venti storie. Successivamente il personaggio verrà ripreso sulle pagine di Orient Express.

Nel 1976 abbandona il Corrierino ed inizia a lavorare per Il Giornalino, altra rivista indirizzata anch’essa ad un pubblico giovane. Per esso succede a Ruggero Giovannini come disegnatore delle avventure di Capitan Erik, personaggio creato da Claudio Nizzi, marinaio scandinavo che solca i mari a bordo della nave Adventurer in avventure di ogni genere. La collaborazione con Nizzi durerà a lungo e Micheluzzi continuerà a disegnare le storie del personaggio fino al 1982. Oltre a Capitan Erik, Micheluzzi realizza per Il Giornalino numerose storie libere tra le quali si segnalano alcune biografie a fumetti di grandi personaggi del passato (Martin Luter King, Gandhi, Salvo D’Acquisto) nonché illustrazioni per le rubriche della rivista. Inoltre, nel 1977, crea il personaggio di Petra Chérie che verrà ripreso sulle pagine di alter alter e sarà protagonista di un portfolio (Petra Cherie’s True Story). Con questo personaggio Micheluzzi torna a parlare della sua passione per il volo con un’eroina che è al tempo stesso abile pilota di aerei e valida spia che combatte i tedeschi nel corso della Prima Guerra Mondiale.

La realizzazione delle avventure di Petra Chérie si alterna a quella di Capitan Erik ed, ancora una volta, alla realizzazione di storie auto-conclusive di vario genere. Nello stesso periodo collabora per la rivista Skorpio (disegnando Simon Flash) e con la rivista Supergulp (versione cartacea dell’omonima trasmissione televisiva).

Le capacità di Micheluzzi non sfuggono alla Cepim (poi diventata Sergio Bonelli Editore) che gli consente di realizzare due albi della storica collana Un uomo un’avventura di cui Micheluzzi scrive e disegna il numero 18 L’uomo del Tanganykanel 1978 (ambientato durante la guerra del 1914-1918 con la contrapposizione di tedeschi ed inglesi in territorio africano) e L’uomo del Khyber nel 1980 (ambientato in Afghanistan nel 1979, narra le gesta di Reginald Winkie e la sua difficile condizione a cavallo tra cultura europea ed indiana). Le storie sono state riproposte nella collana I grandi del fumetto (riedizione parziale di Un uomo un’avventura).

Fino a questo momento l’autore ha collaborato prevalentemente con riviste destinate ai ragazzi; nel 1980 esordisce su alter alter, rivista per la quale l’autore crea Marcel Labrume nel 1980 e nuovi episodi di Petra Chérie nel 1982. Marcel Labrume è un soldato francese di stanza in Africa settentrionale e l’anno in cui si svolgono le vicende è il 1942. Micheluzzi grazie anche alle possibilità offerte da una rivista non destinata ai ragazzi (o almeno non solo), crea un personaggio più umano, cinico e disilluso, ricco di difetti e di contraddizioni. Allo stesso tempo continua a collaborare con Il Giornalino e realizza alcune riduzioni dei Promessi sposi e una toccante biografia di Anna Frank per il Messaggero dei Ragazzi.

Nel 1982 riprende le avventure di Johnny Focus per la nuova rivista di fumetto d’autore Orient Express, nata proprio quell’anno. Crea il personaggio di Molly Manderling (testi di Mino Milani) per Più, rivista di fumetti dedicata ai più piccoli ma che ha dimostrato in diverse occasioni di saper dare spazio a fumetti validi anche per un pubblico più esigente pubblicando ad esempio la prima parte de I Robinson della Terra di Alfonso Font. La storia, ambientata sul finire dell’Ottocento nel Granducato di Meclemburgo-Schwerin, nella Germania nord-orientale, è ancora una volta uno splendido affresco di un’epoca e vede la giovane dottoressa Molly Manderling suo malgrado coinvolta in complessi giochi di potere e intrighi di palazzo volti ad impedire la naturale successione del principe Gustavo V.

Nello stesso anno inizia a collaborare con L’Eternauta, per la quale crea Rosso Stenton (apparso la prima volta su L’Eternauta n. 10 del dicembre 1982), marinaio palombaro di prima classe a bordo del Cincinnati, nave da guerra americana, protagonista di diversi episodi tutti realizzati per questa rivista e poi riproposti in volume. L’ambientazione è a ridosso della seconda guerra mondiale. Per la stessa rivista verranno pubblicate a partire dal 1990 le avventure di Corsaro (testi di Luigi Mignacco), un ispettore assicurativo impegnato a smascherare truffe ai danni della Corsaro Insurance, compagnia d’assicurazione per la quale lavora.

Il 1983 è l’anno di Air Mail sempre per la rivista Orient Express e quindi del ritorno di Micheluzzi alla sua grande passione per l’aviazione, mai così presente e così protagonista nei suoi lavori come in questo fumetto. Il protagonista del fumetto, Babel Man, è un pilota al servizio di una compagnia che opera nel campo dell’avizione postale. Ambientato nelle regioni del Nord America nei primi anni del secolo scorso. Altri episodi di Air Mail sono stati pubblicati sulle riviste Giungla e L’Eternauta.

A questo punto Micheluzzi approda su Corto Maltese dove realizza due storie lunghe: Bab-el-Mandeb nel 1986 e Siberia nel 1988. La prima è ambientata nel 1935 in Etiopia e si tratta ancora una volta di un contesto di guerra che vede da un lato le forze coloniali italiane e dall’altro gli interessi britannici con protagonisti della vicenda l’ufficiale italiano Vittorio Simeone, l’antifascista Libertario Miccoli ed il sergente britannico Peter Cushing. In Siberia invece vengono narrate le vicende umane di Gabriel Belosselsky Kovalensky, aristocratico russo che in seguito ad un fallito attentato alla vita dello Zar Nicola II Romanov viene condannato ai lavori forzati in Siberia, punto di partenza di una vita intensa e dolorosa.

Nel 1986 pubblica anche il primo episodio di Jean Mermoz (Corto Maltese n. 11 del novembre 1986), biografia dell’omonimo pilota francese pioniere dell’aviazione postale del secolo scorso, fumetto che troverà pubblicazione completa soltanto in volume da parte dell’editore Rizzoli Lizard. Del 1988 è l’ultima collaborazione con la rivista Corto Maltese in cui Micheluzzi disegna (su testi di Federico Povoleri) la storia Il triangolo maledetto, curiosa ipotesi di spiegazione delle misteriose sparizioni di navi ed aerei nell’area tristemente nota come triangolo delle Bermude.

Nel 1987, a sorpresa, esordisce con un nuovo stile, una personale linea chiara che si adatta alla perfezione alle avventure scanzonate e ipercitazionistiche del fantastico/fantascientifico Roy Mann, fumetto per i testi di Tiziano Sclavi (creatore di personaggi del calibro di Dylan Dog e Altai & Jonson). Roy Mann vede la luce sulla rivista Comic Art a partire dal numero 34 del giugno 1987 e parla di uno sceneggiatore di fumetti degli anni ’30 che in una serie continua di rimandi e sovrapposizioni, di realtà e finzione, confonde la sua vita privata con le fantascientifiche avventure che lui stesso narra. Nato come storia auto-conclusiva si è trasformato in personaggio seriale grazie al favore dimostrato dai lettori. In tutto Micheluzzi disegnerà tre avventure di Roy Mann, la terza pubblicata postuma, sempre da Comic Art, nel 1991.

È questa la prima collaborazione di Micheluzzi con la rivista Comic Art per la quale l’autore pubblicherà anche Titanic (nel 1988), una narrazione romanzata, ricca di umanissimi personaggi, del viaggio inaugurale del transatlantico più famoso del mondo. Una storia più consueta sulle vicende del Titanic era stata già affrontata dall’autore sulle pagine del Corriere dei Ragazzi per la serie Dal nostro inviato nel tempo Mino Milani nel 1972 con la storia La tragedia del Titanic.

Su Comic Art troveranno inoltre spazio l’episodio Articolo 7 per la serie I diritti umani (realizzato con uno stile caricaturale e grottesco, lontano da quello solito dell’autore) e soprattutto quello che può essere considerato il suo testamento, Afghanistan, una lucida analisi della difficile situazione politica e sociale di quel paese. Quest’opera non è stata mai portata a termine dall’autore ma la sua pubblicazione (su Comic Art n. 75 del gennaio 1991) ha consentito, oltre che di apprezzare il bellissimo lavoro di Micheluzzi, di poter avvicinarsi al suo metodo di lavoro; le tavole pubblicate dalla rivista infatti alternano vignette appena abbozzate ad altre ben rifinite ad altre ancora complete ed inchiostrate.

Non si esaurisce con Roy Mann la collaborazione di Micheluzzi con Sclavi perché l’anno seguente viene pubblicato Gli orrori di Altroquando, secondo degli Albi Speciali di Dylan Dog che vede di nuovo ai testi Sclavi per una storia fatta di tante microstorie. Questa sarà l’unica collaborazione dell’autore per il fumetto di Dylan Dog. Ma l’incursione dell’autore nel genere horror non termina con Dylan Dog perché Micheluzzi realizza nello stesso periodo alcune storie brevi per la rivista Splatter ed in realtà aveva già pubblicato in passato storie horror per il mercato americano (poi riproposte in Italia dalla rivista Horror edita da Comic Art). Tra gli altri personaggi di Micheluzzi vanno citati Jesus Detective San per la rivista Full e la prostituta Senodoro.

Micheluzzi è morto prematuramente il 20 settembre 1990 a Napoli. L’opera di Micheluzzi è riproposta soprattutto dalla Rizzoli Lizard, casa editrice fondata da Hugo Pratt, sia in versione economica, nella collana Tascabili Lizard, che in volumi cartonati. Nel 2008 è stato pubblicato il volume Attilio Micheluzzi, architetto d’avventure (edito da Black Velvet), monografia completa e dettagliata sull’autore. Tra i più importanti riconoscimenti ottenuti dall’autore spiccano lo Yellow Kid nel 1980 a Lucca e ad Angoulême con il Prix Alfred, nel 1984. (da Wikipedia)

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