Metropolis (1927) è una vera pietra miliare della storia del cinema: diretto da Fritz Lang su sceneggiatura scritta da lui stesso e da sua moglie Thea von Harbou, il film è ambientato nel 2026 in una grande metropoli futuristica dominata da ricchi industriali che vivono in grattacieli altissimi, mentre la classe operaia – il cui lavoro costante garantisce la vita agiata dei padroni – si trascina faticosamente nel sottosuolo cittadino. Freder Fredersen, figlio del dittatore Joh Fredersen, scopre le condizioni disumane degli operai grazie all’intervento di Maria, una giovane donna che lo sensibilizza di fronte a questa realtà, e si prepara a guidare i più sfortunati in una rivolta contro gli sfruttatori. Freder s’innamora di lei, ma Rotwang, un inventore al soldo di suo padre, costruisce un robot che assume le fattezze di Maria per controllare i malumori degli operai, rivelando però di seguire un’agenda tutta sua: l’inventore vuole vendicarsi di Joh, suo vecchio rivale in amore, e ordina al robot di spingere gli operai a distruggere le macchine, provocando una catastrofe…

Considerato uno dei modelli fondativi del cinema fantascientifico, Metropolis ha influenzato molti altri cult del genere sci-fi, tra cui Guerre stellari (il droide C-3PO è basato sul robot di Rotwang) e Blade Runner (la metropoli cupa e futuristica, dove si stagliano immensi grattacieli). Fu un’opera estremamente innovativa anche sotto il profilo tecnico, ma non priva di contrasti: Lang detestava il finale pacificante, scelto da sua moglie, e avrebbe voluto concludere il film con una fuga di Freder e Maria verso le stelle mentre la città cadeva sotto i colpi dell’insurrezione” (fonte: the Hollywood Reporter)

 

Topolino 3189

Nell’ottica delle grandi storie Disney si è quindi pensato di far realizzare al duo Francesco Artibani/Paolo Mottura una rivisitazione, in chiave “topesca”, di questo capolavoro del cinema muto e su Topolino 3189, pubblicato a Gennaio, tutti i lettori hanno potuto ammirare le splendide 70 Tavole con le quali Mottura ha raccontato la nuova sceneggiatura scritta da Artibani con Topolino (Topp) e Minni (Minny) che interpretano i due protagonisti principali, affiancati dal buon Pippo e dal solito Gambadilegno che, insieme a Macchia Nera, rappresenta la parte “cattiva” della storia.

La Cart Gallery, sempre appassionata del mondo Disneyano, è quindi felice di poter organizzare questa Mostra esponendo 40 delle 70 Tavole Originali che compongono la storia pubblicata: 40 matite definitive molto dettagliate, poi chinate al computer, che permetteranno a tutti gli appassionati di ammirare dal vivo il lavoro del Maestro di Pinerolo. A corollario della Mostra, inoltre, anche una bellissima illustrazione sempre realizzata da Mottura fungerà da manifesto per questo evento al quale non potete assolutamente mancare.

 

Per l’occasione è stata realizzata una cartolina, in soli 250 esemplari, che verrà data in omaggio a tutti coloro i quali verranno a visitare la Mostra.

 

L’Inaugurazione della Mostra si terrà

SABATO 16 dicembre 2017 a partire dalle ore 10.00

presso la CArt Gallery, in Via del Gesù 61 a Roma.

sarà possibile acquistare una copia dell’Edizione De Luxe della storia.

Metopolis De Luxe

 

La Mostra chiuderà mercoledì 17 gennaio 2018. L’ingresso è gratuito.

Per qualunque informazione potete contattarci all’indirizzo info@cart-gallery.com.

Qui di seguito le 40 Tavole Originali che verranno esposte

 

 

Le biografie

Francesco Artibani approdò alla Disney nel 1991. Dopo alcune collaborazioni con la testata Paperino, pubblicò la sua prima storia Topolino e il fantasma canoro. Sin da subito cercò di dare un tocco di originalità alle sue storie ideando la serie de Il teatro Alambrah, che gli permise di fare delle divertenti parodie su opere della letteratura non ancora sfruttate dagli altri Maestri Disney. Rivisitò in chiave Disney: Miseria e Nobiltà, Il visconte dimezzato e Le furberie di Scapino di Molière. Nel 1994, proseguendo il filone delle parodie Disney, scrisse Lo strano caso di Topo Jekyll e Mister Mike. L’anno successivo uscì la storia Topolino e l’enigma di Cartunia, ormai diventata un classico del fumetto, coi disegni di Corrado Mastantuono, con cui Artibani, in seguito ha spesso collaborato. Sin dal 1995, anno della nascita del progetto Pikappa, entrò a far parte del PK Team, col quale collaborò alla stesura delle prime due serie (PKNA e PK²). Fu lui ad avere l’intuizione di creare personaggi quali Urk e Trip. Uscì dal progetto nel 2002, quando la seconda serie venne prematuramente interrotta e, quindi non partecipò alla stesura della terza serie. Fu uno dei principali collaboratori della testata Disney MEGAzine uscita con cadenza settimanale tra il 1997 e il 1998 in allegato con il quotidiano La Repubblica, che conteneva gag comiche, rubriche e giochi. Nel 1998 in occasione del settantesimo anniversario della nascita del personaggio di Topolino scrisse a quattro mani assieme al collega Tito Faraci, quella che è diventata una delle sue storie più famose: Topolino e il fiume del tempo, che riprende l’ambientazione del cortometraggio Steamboat Willie con cui Walt Disney fece conoscere il suo Mickey Mouse al mondo. Nel 2000 collaborò alla testata sperimentale MMMM scrivendo soggetto e sceneggiatura di cinque albi. Nel 2001 entrò all’interno del progetto W.I.T.C.H. di cui fu un prolifico scrittore, scrivendo venti albi della serie regolare. Nel 2004 partecipò alla breve esperienza di Kylion per la quale, anche in questo caso, scrisse i primi tre albi.  Dopo un’interruzione di circa un decennio, Artibani è tornato a scrivere per Topolino nel 2011. In quell’anno anno ha pubblicato la sua prima storia della Saga di Doubleduck intitolata: DoubleDuck – Agente Zero, a cui sei mesi dopo è seguita DoubleDuck – Codice Olimpo. Nel dicembre 2012 in occasione dell’ottantesimo anniversario dalla pubblicazione del primo numero di Topolino in formato giornale, ha scritto la storia Topolino e gli esploratori del domani. Recentemente ha pubblicato la storia Zio Paperone e l’ultima avventura, in cui dopo anni d’assenza ricompare il personaggio di Cuordipietra Famedoro e Topolino e la promessa del gatto, parodia del commissario Montalbano, personaggio ideato dallo scrittore Andrea Camilleri. Sul numero 3000 di Topolino è stata mentre la storia Zio Paperone e il tiranno dei mari, un mese dopo è stato pubblicata Moby Dick, parodia del famosissimo romanzo di Herman Melville.  Dal 1991, inoltre, iniziò a scrivere storie per Lupo Alberto, col quale tutt’ora collabora, mentre per la casa editrice Macchia Nera ha scritto e disegnato le strisce dell’Omino Bufo e le avventure di Scardaglione e Maruzzelli (insieme a Lello Arena). Per la Marvel Italia, di proprietà della Panini Comics, ha realizzato due miniserie dedicate agli X-Men e al Dottor Strange. In Francia invece ha creato due serie per la casa editrice Les Humanoides Associès: Il boia rosso disegnata da Ivo Milazzo e Jimmy Jones realizzata da Alessio Coppola. Come autore televisivo ha firmato due stagione della trasmissione Go-cart per Rai 2. Come sceneggiatore di cartoni animati ha collaborato come scrittore alle serie animate di: Monster Allergy (prima e seconda stagione) e Winx Club(prima, terza e quarta stagione) e anche per i due lungometraggi delle Winx: Il segreto del regno perduto e Magica avventura. Inoltre ha collaborato per le serie Pop Pixie, Mostri e Pirati e Lupo Alberto (prima e seconda stagione).

Paolo Mottura ha l’occasione di entrare alla Disney nel 1989 quando incontra Giovan Battista Carpi, allora responsabile della nascente Accademia Disney, che lo mette subito alla prova chiedendogli di disegnare la sua prima tavola, una strip con protagonista Paperino su Topolino 1755. La sua prima storia, su sceneggiatura di Giorgio Pezzin viene pubblicata su Topolino 1798, del maggio 1990, con titolo Zio Paperone e il mistero dell’olimpo. Nell’arco dello stesso anno sono pubblicate altre cinque storie e da lì in poi la sua carriera è avviata: sino ad oggi ha collaborato ininterrottamente con la Walt Disney Italia e Panini Comics, gli editori di Topolino. In quegli anni lavora anche per altre testate disneyane come Minni & Company e L’enconomia di Zio Paperone realizzata in collaborazione con Il Sole 24 ore. In coppia con Rodolfo Cimino realizza alcune storie come Zio Paperone e i dollari pesanti (1993) e Zio Paperone e l’occhio della montagna (1995). Tra le altre storie pubblicate nel corso degli anni novanta si ricordano anche Paperino e l’amaca della felicità (1992); Brigitta e la sfida amorosa (1994); Topolino e la tromba di Satchmouse (1998); Dalla parte sbagliata(1998) e L’ombra del drago (1999). Mottura ha fatto parte di quella generazione di artisti che a metà degli anni novanta ha contribuito a rivoluzionare il fumetto Disney dando vita alla testata Paperinik New Adventures. Come rivela lui stesso, non è a conoscenza dell’esistenza di questo nuovo progetto editoriale finché non compra in edicola l’albo PKNA #0 Evroniani. Affascinato dal nuovo formato e dalla colorazione della testata, Mottura contatta immediatamente Ezio Sisto, chiedendogli di far parte del PK Team. Gli viene assegnato l’albo PKNA #2 Due che per motivi di tempo realizza in coppia con il collega Corrado Mastantuono. Negli anni successivi realizza altri quattro albi PKNA #7 Invasione, #17 Stella cadente, #32 Underground e #40 Un solo respiro oltre che le miniserie Il grande Burton La Valle e Io sono Xadhoom. Dal 2003 Mottura ha avuto la possibilità di confrontarsi la realtà del fumetto franco-belga, da sempre la sua grande passione. Dopo aver conosciuto l’editore degli Umanoidi a una fiera, Mottura viene ricontattato e gli viene proposto di collaborare alla realizzazione di una nuova serie assieme allo sceneggiatore Christophe Bec. Quest’ultimo ha scritto tutte e tre le opere disegnate da Mottura. Carême, la prima, racconta di una forte amicizia fra due uomini un po’ ai margini della società. Nel loro viaggio verso Lanmermour (ovvero il luogo dove si va a morire) si rafforza il loro legame, ma, inesorabilmente affiorano i fantasmi del loro inconscio. DEUS, la seconda, è una storia ambientata in una Venezia fantastica e surreale. Angelo, il protagonista dovrà cercare di riportare in vita la sua amata grazie all’aiuto di un alchimista in possesso della pozione della vita eterna. Ma il Doge e soprattutto il Papa tramano contro di loro. Infine Redemption è una storia on the road in cui il protagonista precipita da una disgrazia all’altra. Proprio grazie a Carême l’artista si è aggiudicato il premio Albert Uderzo nel 2005. Contemporaneamente in Italia prosegue la sua attività con Disney realizzando diverse storie per il settimanale Topolino e realizza un ultimo albo per la Saga di Pikappa PIKAPPA # Ropophobia su sceneggiatura di Bruno Enna. Nei primi anni duemila è conosciuto soprattutto per la lunga saga La storia vista da Topolino realizzata assieme ai colleghi Giorgio Pezzin e Marco Palazzi. Nel 2010 insieme a Fabio Celoni, collabora all’adattamento a fumetti del videogioco Epic Mickey sceneggiato dallo statunitense Peter David e disegna Paperinik e l’amore nell’oblio su sceneggiatura di Giorgio Salati. Nel 2011 in occasione del 150 anniversario dell’Unità d’Italia ha disegnato sui testi di Marco Bosco la storia Topolino e l’Italia ri-unita. Nel 2012 contribuisce anche alla Saga di DoubleDuck disegnando la storia intitolata DoubleDuck – Codice Olimpo e cura i disegni di Topolino e il ritorno alla Dolce Vita omaggio a Federico Fellini. Nel giugno 2013 disegna sui testi di Francesco Artibani, Moby Dick, parodia del celebre ed omonimo romanzo pubblicato nel 1851 dallo scrittore statunitense Herman Melville. Nel 2014 viene pubblicata su Topolino 3044 la storia Topolino e la fabbrica delle meraviglie una delle poche da autore completo visto che ne cura sia i disegni che la sceneggiatura. Il 2015 lo vede protagonista con la storia Dylan Top – L’alba dei topi invadenti celebre parodia di uno dei più importanti eroi del fumetto e di Topolino e Pippo – On the Road altra celebre parodia stavolta del romanzo Sulla Strada di Jack Kerouac.