L’Eternauta (El Eternauta) è un fumetto di fantascienza sceneggiato da Héctor Oesterheld e disegnato da Francisco Solano López; è stato inizialmente pubblicato sul periodico Hora Cero Suplemento Semanal a partire dal 4 settembre 1957 e nel 1961 è stato ristampato in una rivista omonima. In Italia, pubblicata sul settimanale Lanciostory, la storia è stata rimontata editorialmente da Stelio Rizzo e graficamente da Ruggero Giovannini, dietro approvazione di Solano López, per essere adattata dal particolare formato orizzontale originale a quello più tipico della rivista. Infatti, in questa nuova versione, una pagina dell’edizione originale, composta da una decina di vignette, non riusciva a entrare interamente e le vignette di forma tonda, con un riquadro irregolare o senza, sono opera di Giovannini. Si è anche intervenuto nel dare a qualche oggetto un aspetto più moderno (per esempio la radio così com’era stata disegnata da Solano López è diventata una a transistor) e a dare un’ambientazione più attuale alla vicenda. Nel 1979 è stata pubblicata, in maniera integrale, dall’editore Comic Art. Nel 2011 l’editore italiano 001 edizioni ha riedito la versione integrale dell’opera così come pubblicata originariamente su “Hora Cero”, in formato orizzontale, effettuando nuove scansioni dalle tavole originali recuperate.
Nel 1969 Oesterheld decise di riscrivere la sceneggiatura, aumentando i riferimenti politici ed enfatizzando la violenza, facendone un’aperta critica al regime dittatoriale e all’imperialismo degli Stati Uniti. Questa versione, disegnata da Alberto Breccia in un particolare stile sperimentale, è stata inizialmente pubblicata nel settimanale argentino Gente y la Actualidad; in seguito è stata riproposta su varie pubblicazioni come Linus, El Globo, alteralter, Il Mago, Charlie Mensuel e Metal Hurlant.
La trama è spesso considerata una sorta di anticipazione della tragica realtà che l’Argentina avrebbe in seguito conosciuto: il dramma dei desaparecidos, della dittatura militare argentina (il cosiddetto Processo di Riorganizzazione Nazionale) e persino lo stadio. Gli autori avevano certo intuito il clima politico che permeava il loro paese. Lo stesso Oesterheld scomparve nel 1977, vittima della dittatura assieme alle sue quattro figlie.
Eternauta II, pubblicato a partire dal dicembre 1975, è sempre parto di Oesterheld e Solano López; la trama è sempre più orientata alla critica politica, e Oesterheld stesso diventa un personaggio narrante nella storia. Lo sceneggiatore, che nel frattempo si era unito al movimento dei Montoneros, ha continuato a scrivere di nascosto i capitoli del fumetto fino alla sua scomparsa, avvenuta nell’aprile del1977. Nel 2012 la 001 ristampa anche questo capitolo, con il titolo L’Eternauta – il ritorno. La saga è continuata dopo la morte di Oesterheld, con altri capitoli: L’Eternauta – parte terza (1983), L’Eternauta – il mondo pentito (1997-1998), El Eternauta – el odio cosmico (1999), L’Eternauta – il ritorno.
Con questa Mostra la CArt Gallery vuole rendere omaggio alla Prima Serie del Racconto ed ai 2 Artisti che sono stati capaci di renderla un’Opera immortale.
La Mostra/Vendita, che aprirà, appunto, sabato 12 aprile, chiuderà il 6 maggio e saranno esposte e messe in vendita 30 Opere Originali provenienti dalla Prima Serie de “L’Eternauta”.
Il Vernissage della Mostra si terrà
SABATO 12 aprile alle ore 17,30
presso la CArt Gallery, in Via del Gesù 61 a Roma.
L’ingresso è gratuito.
Per qualunque informazione potete contattarci all’indirizzo info@cart.gallery.com.
biografia di Hèctor G. Oesterheld:
Nacque nel 1919 da una famiglia di origine tedesca. Nonostante la laurea in geologia la sua passione rimase per tutta la vita quella della letteratura, in particolare quella per l’infanzia (grazie alla sua professione di geologo, contemporaneamente alla sua attività di correttore per una casa editrice, iniziando a scrivere le sue prime opere, per un pubblico infantile, ebbe la possibilità di attraversare l’Argentina per delle ricerche petrolifere per conto dell’allora statale YPF). Iniziò a lavorare come correttore di bozze presso una tipografia, poi a scrivere dei racconti per ragazzi e in seguito, a partire dal 1949, a sceneggiare le prime storie a fumetti per la Editorial Abril, di proprietà di Cesare Civita, un ebreo italiano fuggito in Argentina per evitare le persecuzioni razziali. Presso questo editore lavorò a serie quali Ray Kitt, Sergento Kirk,Bull Rockett, Uma-Uma, Alan y Grazy, Lord Commando.
Nel 1957 fondò, con il fratello Jorge, l’Editorial Frontera: con questa nuova casa editrice pubblicò testate fondamentali per la storia del fumetto argentino quali Hora Cero e Frontera, che videro proprio nelle sceneggiature di Oesterheld una delle ragioni principali del loro successo. Proprio nel 1957 l’autore argentino scrisse la prima storia di Ernie Pike sul primo numero del mensile argentino Hora Cero: questo primo episodio è disegnato dal già famoso Hugo Pratt, che in tutto ne realizzerà 34. Nel creare il protagonista di tale serie Oesterheld ha preso spunto da un noto reporter americano Ernie Pyle che venne ucciso dai giapponesi nel 1945 a Okinawa. Pyle fu corrispondente di guerra dal 1941 al 1945 al seguito delle truppe americane in Africa del nord, in Italia, in Inghilterra e poi in Francia.
Sempre per l’Editorial Frontera scrisse altre famose serie quali Ticonderoga (anche questa disegnata da Pratt, come pure la nuova riproposizione del Sgt. Kirk), Randall (con i disegni di Arturo del Castillo), Sherlock Time e Dottor Morgue, questi ultimi hanno come disegnatore Alberto Breccia, col quale avrebbe collaborato anche nel 1968 per la realizzazione di una biografia su Ernesto Guevara, pubblicata postuma in Spagna nel 1987[senza fonte] a causa dell’ostracismo del governo dittatoriale argentino: al progetto ha anche collaborato Enrique, figlio di Alberto. Per la stessa casa editrice pubblicò anche quella che resta una delle più belle ed importanti opere del fumetto mondiale e di genere fantascientifico in particolare: L’Eternauta. La saga, pubblicata a puntate su Hora Cero Semanal e disegnata da Francisco Solano López, a molti è sembrata una chiaroveggente metafora della dittatura che di lì a poco avrebbe sconvolto l’Argentina.
Oesterheld scomparve il 21 aprile del 1977 a La Plata, prelevato da una squadra armata. Da allora è entrato a far parte della numerosa schiera dei desaparecidos argentini. Dal giugno dell’anno precedente erano sparite due sue figlie, Beatriz Marta e Diana Irene, quest’ultima incinta di sei mesi. Nel novembre 1977 a scomparire è una terza figlia, Marina (incinta di otto mesi e il cui marito era giàdesaparecido). Il mese dopo viene uccisa, insieme al marito, anche Estrela Inés, l’ultima figlia fino ad allora sopravvissuta alla Guerra sporca della giunta militare argentina. Secondo i registri raccolti dal CONADEP, fu detenuto nella caserma Campo de Mayo e nei centri di detenzione clandestina conosciuti come El Vesubio e El Sheraton e fu visto anche nel Batallón de Arsenales 601 Domingo Viejobueno; fu assassinato, si crede, a Mercedes, in provincia di Buenos Aires, nel 1978.
biografia di Francisco Solano Lòpez:
Discendente dell’omonimo militare e presidente del Paraguay, esordisce nel mondo del fumetto nel 1953, e presso la casa editrice Abril conosce Héctor Oesterheld, con il quale nasce un sodalizio di grande importanza per il fumetto argentino. Dopo aver lavorato insieme a serie come Uma-Uma e Bull Rockett, si trasferiscono all’Editorial Frontera, per cui Solano Lopez disegnerà Rolo el marciano adoptivo, Amapola negra, Joe Zonda, Rul de luna e, soprattutto, L’Eternauta, abbandonando il suo posto di lavoro in banca contro la volontà del padre.
Negli anni sessanta Lopez si trasferisce in Europa, dove lavora per l’inglese Fleetway. Rientra in Argentina nel 1976, dove riprende L’Eternauta, sempre in coppia con Oesterheld; in più disegna Slot Barr, sui testi di Ricardo Barreiro. La grave situazione politica argentina (i desaparecidos) lo costringe al trasferimento in Spagna, a Madrid, e la serie dell’Eternauta resta quindi incompiuta. Dalla Spagna e, successivamente, dal Brasile (Rio de Janeiro), continua la collaborazione con Barreiro e con soggettisti come Carlos Sampayo, del quale disegna le storie di Evaristo, uno dei suoi lavori migliori.
Dopo qualche anno rientratò in Argentina, dove riprese la serie dell’Eternauta con El Eternauta: El Regreso (“L’Eternauta: Il Ritorno”) e produce la serie Los Internautas per il supplemento di informatica del quotidiano Clarìn, una tavola settimanale in cui fonde avventura e realtà virtuale. Nell’ottobre del 2008 viene dichiarato “Personalità Importante della Cultura” dalla legislatura della città autonoma di Buenos Aires. In occasione del bicentenario della rivoluzione di maggio, nel 2010, illustra il racconto di Roberto Lorenzo La guerra contra el Paraguay, fra i più riusciti dell’antologia pubblicata dal Ministero della Cultura della Presidenza della Nazione Argentina dal titolo La Patria dibujada.
Muore colpito da un ictus.