I primi giorni di marzo del 1963 apparve in edicola il terzo albo della saga del Re del Terrore: L’arresto di Diabolik. In quell’episodio le sorelle Giussani dimostrarono la loro geniale creatività dando vita a un personaggio originale, inedito, forse più provocatorio di Diabolik stesso: Eva Kant. In un periodo in cui le figure femminili del fumetto (e non solo) risultavano per lo più essere capaci solo di mettersi nei guai per dar modo al titolare di testata di salvarle eroicamente e virilmente accoglierle tra le braccia muscolose, Eva entra in scena salvando Diabolik dalla ghigliottina! Un capovolgimento di ruoli che non aveva precedenti e che solo due donne avrebbero potuto inventare.

Oggi, dopo cinquant’anni, ci ritroviamo a celebrare l’immutato fascino di Eva Kant con una mostra a lei dedicata. Una raccolta di documenti, immagini, oggetti e disegni originali che hanno segnato la sua storia, indissolubilmente legata a quella di Diabolik ma contemporaneamente autonoma, indipendente, fuori da ogni schema proprio come è Lady Kant.

L’aspetto più spettacolare della mostra Eva Kant, cinquant’anni da complice è costituito da dieci teche nelle quali sono esposti, con il supporto di puntuali didascalie, oggetti “storici” (tra questi la Lettera 32 con cui Angela Giussani scrisse le prime sceneggiature); tavole originali (come quelle del terzo episodio della diabolika saga, datato marzo 1963, in cui Eva Kant fa la sua prima apparizione); prime edizioni di albi e volumi; prototipi e anteprime di gadget dedicati alla compagna del Re del Terrore … e varie memorabilia. Il tutto arricchito da monitor che mostrano una carrellata di video, filmati d’epoca, fotografie e illustrazioni dedicati al personaggio.

In parallelo una serie di pannelli esporrà, eccezionalmente, i disegni originali delle più belle copertine “storiche” dedicate a Eva Kant. Sempre in originale saranno poi esposte alcune tavole da I segreti di Morben (l’albo inedito del marzo 2013, celebrativo del cinquantennale) firmate da Emanuele Barison, Giorgio Montorio, Luigi Merati e Giuseppe Palumbo.
Di Palumbo anche le tavole originali tratte dall’opera DK: io so chi non sono, in cui appare un personaggio chiaramente ispirato a Eva Kant… ma che è “altro” da lei.

Infine un totem touch-screen interattivo permetterà ai visitatori di scoprire mille curiosità sulla diabolika saga e persino di verificare se il proprio nome sia mai apparso in uno dei famosi retrocopetrina degli albi.

L’esposizione presso la Cart Gallery aprirà lunedì 8 luglio e si chiuderà sabato 27.

Per informazioni è possibile contattarci all’indirizzo info@cart-gallery.com.