“Onda Gialla è un ectoplasma uccelliforme che mi segue da tempo.

Onda gialla è Cina non più indecisa tra ideologia e legittimo consumismo.

Onda gialla è quella che ha sconvolto il Giappone l’11 Marzo.

Onda gialla è televisione studiata per le transaminasi.

Onda gialla è la mia moto.

Onda gialla è un nugolo di rane che m’insegue dal buio.

Onda gialla è quella che mi ha avvolto tutte le notti fino all’età adulta.

Onda gialla è caghetta di neonato che ci livella ai supereroi.

Onda gialla sono i capelli di un essere passato e futuro che verrà.

Onda gialla è quello che ci sommergerà, punto.

Onda gialla è questa mostra.

 

Tutto nasce da una domanda: Quand’è che un opera è finita?

Nel corso degli anni è più facile esser obiettivi rispetto ai propri vecchi lavori e non di rado verrebbe voglia di rimetterci mano col senno di poi. A volte basta poco, uno sfondo scuro anzichè chiaro, altre volte si rivelano luci e forme non viste prima, infine e non di rado può succedere di cambiare il concetto stesso dell’opera originaria.

Per vigliaccheria, comodità, e visto che di molti di questi lavori non posseggo più gli originali, il solo modo per rispondere era di intervenire su stampe.”

 

L’introduzione di Max Frezzato dice tutto: l’Artista, spesso, con il passare del tempo rielabora mentalmente alcune sue opere realizzate in precedenza con il desiderio di modificarle … ed ONDA GIALLA, questa esposizione/vendita, ha permesso a Max di mettere in pratica questo desiderio non più recondito. Saranno quindi esposte e messe in vendita 6 opere (e non solo quelle) che rivisiteranno suoi precedenti lavori rendendoli più vicini al suo attuale modo di interpretare la sua cifra stilistica.

Venerdì 7 dicembre, alle ore 17,30, Frezzato sarà presente in Galleria per confrontarsi con i suoi fan e mostrare loro “praticamente”, intervenendo con olio e pennello, cosa intende con il termine “rielaborazione”: un’opportunità da non perdere per vederlo all’opera di persona

 

BIOGRAFIA

Nasce a Torino il 12 marzo 1967 e frequenta il Liceo Artistico nella stessa città. Durante gli anni scolastici partecipa al Concorso Nazionale di Fumetto a Prato e si classifica secondo. È l’esordio di quello che sarà uno tra i più grandi fumettisti italiani che, infatti, nel 1989, si classifica al primo posto nello stesso Concorso. Comunque, già quattro anni prima, nel 1985, Frezzato comincia a pubblicare su varie riviste i suoi lavori e nel 1990 crea “Margot” con la sceneggiatura di Jerome Charyn.

Il nostro autore ha cominciato a farsi conoscere, forse più all’estero che in patria, dove in ogni caso gli viene riconosciuta la bravura e il talento tanto che, dal 1994 al 1997, gli viene affidato un corso di fumetto e di illustrazione editoriale presso l’Istituto Europeo di Design a Torino. Nel frattempo, nel 1996 inizia la pubblicazione dell’opera che conquisterà definitivamente il pubblico, I custodi del Maser, e che lo terrà impegnato fino all’aprile 2005. A partire dal 2007 affida i disegni della saga alla sapiente matita di Fabio Ruotolo dedicandosi, così, interamente alla scrittura e alla supervisione dell’opera.

La saga de I custodi del Maserha avuto un enorme successo ed è stata pubblicata in diversi paesi tra cui: Francia, Spagna, Portogallo, Germania, Belgio, Danimarca e Stati Uniti d’America. Anche gli impegni accademici aumentano e dal 1998 al 1999 insegna all’Accademia d’Arte Pictor di Torino.

Negli ultimi anni poi, Frezzato ha dato libero spazio alla sua creatività, creando, per la gioia di tutti coloro che amano il mondo del fumetto, tra il 2008 e il 2009, un meraviglioso portfolio in cui ha illustrato la storia di Pinocchio.

Nel 2011 la casa editrice francese Mosquito ha pubblicato Memories of sand, raccolta di brevi racconti muti dedicati all’amore in ogni sua sfumatura.